Articolo rivisto il 22-09-2020
C’è da fare festa secondo gli analisti di oroarezzo, i dati positivi confermano la ripresa del comparto orafo.
Si e appena conclusa la manifestazione aretina rappresentativa del suo distretto produttivo più conosciuto nel mondo.
Oroarezzo, la fiera orafa che ogni anno espone le tendenze del settore orafo, e le proposte degli operatori aretini al mercato.
Possono sembrare dati di poco conto quelli mostrati in figura, ma se mettiamo in conto che il settore soffre una crisi ormai decennale, vanno valutati con attenzione.
In particolare in questi ultimi due anni ci sono segnali molto positivi, sintomo di una vitalità propositiva del settore, [approfittiamone ….]
Ma vediamo di elencare qualche dato, divulgato dall’organizzazione della fiera.
Un aumento della presenza di operatori esteri (+5%) che sono ora il 48% delle 15.000 presenze (compresi 450 buyer internazionali venuti da 60 paesi).
Per questo risultato il contributo della Agenzia per la promozione all’estero (ICE), e Ministero dello Sviluppo Economico è stato molto importante.
Gli espositori, (600) brand provenienti da tutta la penisola erano divisi in percentuali:
- 75% aziende orafe
- 13% aziende di macchinari
- 12% di cash & carry (acquisto sul pronto)